I DSA, ma cosa sono?
Qualche settimana fa avevo scritto e presentato chi era il Tutor didattico, oggi voglio presentarvi i DSA, ovviamente in linee molto generali. Si sente più spesso parlare soprattutto in ambito scolastico di DSA, BES e ADHD ma molti si chiedono cosa sono?
I DSA sta per disturbo specifico dell’apprendimento e comprende alcune specifiche capacità legate al neuro sviluppo, come il leggere, lo scrivere e il far di conto. L’inizio di tali disturbi coincidono con la scolarizzazione.
I DSA sono divisi in:
Dislessia - disturbo specifico della lettura che si manifesta con una difficoltà nella lettura accurata e fluente di un testo in termini di velocità e correttezza. Questa difficoltà, si riflette spesso nella comprensione del testo.
Disortografia - disturbo specifico della scrittura legato ad aspetti linguistici e consiste nella difficoltà di scrivere in modo corretto.
Disgrafia - disturbo specifico della grafia che riguarda la componente motoria della scrittura per cui scrivere risulta difficile e poco fluente.
Discalculia - disturbo specifico che riguarda una difficoltà nella manipolazione dei numeri, i calcoli veloci a mente e il recupero dei risultati nelle diverse operazioni aritmetiche.
Il disturbo che accompagna il bambino/ragazzo non è transitoria ma permane nel corso del tempo. È bene ricordare che se diagnosticata per tempo attraverso un’accurata valutazione e attraverso test specifici in ambito psicodiagnostico si possono migliorare e il lavoro di potenziamento con una attenta progettazione didattica, relazionale e di contesto può far contenere e migliorare le difficoltà inziali. E’ di fondamentale importanza in questo caso il lavoro in sinergia ad esempio del pedagogista e dello psicologo in questo caso con una formazione psicodiagnostica.
Nella scuola è bene ricordarlo che a partire dai 7/8 anni quindi con l’inizio della terza primaria per quei bambini a cui viene data una certificazione e quindi diagnosticato un DSA specifico, la legge 170/2010 permette al corpo docente di pianificare un cosiddetto PDP cioè un piano didattico personalizzato, come se fosse un vestito fatto su misura al bambino per poterlo aiutare, compensare e dispensare da alcune difficoltà e con un lavoro mirato renderlo allo stesso tempo autonomo.
Diverso invece per quei bambini/ragazzi che con una diagnosi di DSA sono accompagnati da un altro disturbo, quindi con una comorbilità legata ad altra patologia che prevede la cosiddetta certificazione in base alla legge 104. In questo caso la scuola adotta per questa categoria di bambini un PEI cioè un piano educativo individuale con l’ausilio di figure specifiche di accompagno come l’insegnate di sostegno ed eventuali figure educative come l’Oepac (assistenti/operatori, educatori per l’autonomia e la comunicazione) e determinate ore di didattica personalizzata. Il piano educativo lavora a 360° anche con la famiglia con incontri inziali e intermedi ma soprattutto finali chiamati GLO (gruppo di lavoro operativo) che serviranno a monitorare e valutare sempre meglio il presente ed il futuro dell’allievo prendendo in esame tutte le figure che ruotano intorno a lui e il contesto partendo anche dalle sue potenzialità cercando di eliminare il più possibile le barriere che ne possano intralciare il suo percorso non solo didattico ma relazionale.
Nei miei servizi offro aiuti di tutoraggio per i DSA, se vuoi anche tu saperne di più, chiedere una valutazione e/o un tutoraggio puoi sempre scrivermi e sarò pronto a sostenerti.
A presto e grazie.
Andrea